Notai

notai

La figura dei notai ha una origine antichissima, risalente all’Italia Longobarda e alla Francia Merovingia. In precedenza, esistevano già soggetti colti incaricati di redigere scritture private, ma senza che fosse loro riconosciuta una funzione pubblica. Il notaio è invece un pubblico ufficiale, che ha il compito di redigere atti tra vivi (compravendite, mutui, divisioni, donazioni, eccetera)  e di ultima volontà (cioè testamenti), attribuire loro pubblica fede, conservarli e rilasciarne copie, certificati  ed estratti.

L’atto redatto dal notaio è dunque un atto pubblico, avente una efficacia legale particolare: ciò che egli attesta è vero ed inoppugnabile, anche in sede processuale, a meno che non sia provato il reato di falso. Il notaio garantisce l’imparzialità, a prescindere dalla parte che lo abbia scelto per la stesura dell’atto, in quanto appunto pubblico ufficiale chiamato solo a rispettare la legge e non a fare l’interesse privato. Il suo onorario sarà pagato da una o entrambe le parti in base a quanto previsto dalla legge a seconda del tipo di atto redatto.

I notai devono avere una preparazione giuridico-fiscale molto elevata, verificata da un concorso noto per la sua difficoltà, ed operano nell’ambito del distretto territoriale di competenza (a differenza degli avvocati che possono aprire uno studio ovunque). Il notaio ha dunque un ruolo fondamentale di garante, che non si limita però ad assecondare la volontà delle parti, che deve sempre accertare, ma consiglia le parti stesse, informandole su diritti e doveri e cercando di guidarle nella scelta negoziale più adatta e rispettosa dei reciproci obiettivi. Egli non è un dipendente dello Stato, ma un libero professionista, che persegue unicamente la finalità della comune sicurezza delle parti sul fatto che quanto richiesto sarà eseguito con la massima accuratezza e certezza del rispetto della legge. La legge, infatti, richiede l’atto notarile per quegli atti e contratti dei quali vuole assicurare il massimo grado di legalità e certezza, considerandoli di maggiore importanza sociale. L’intervento del notaio riduce infatti al minimo i rischi di un contenzioso ex post.

Il notaio è spesso chiamato anche ad autenticare una scrittura privata, cioè non redatta da lui, nei casi in cui la legge lo consenta, previa ovviamente la verifica della sua correttezza. In questo modo la scrittura privata autenticata acquisirà la stessa efficacia legale di un atto pubblico notarile.  Un notaio che voglia proporsi per un’ampia tipologia di atti deve oggi avere conoscenze diversificate, non solo di diritto civile e commerciale, ma anche immobiliare, urbanistico, societario, eccetera, oltre ad una mente logica, orientata ad un pensiero analitico, con propensione all’ascolto ed al dialogo.

 

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